sito che funziona



Perché un sito web è diverso
da altre forme di comunicazione

 
Da qui in avanti le caratteristiche di “un sito web che funziona”
sono definite con la collaborazione di Sofia Postai
Per un approfondimento più dettagliato
(e un po’ più dal punto di vista degli “addetti ai lavori”)
si consiglia la lettura del suo libro Siti che funzionano
 



Sono molti i fattori che rendono un sito web diverso da altri strumenti di comunicazione. Compresi i valori della struttura “ipertestuale” e le caratteristiche di linguaggio – di cui si è parlato nei capitoli 14 e 15. Questo è un breve riassunto di alcuni altri fra i più rilevanti.


Un sito non ha bisogno di “attrarre”.

A differenza di una vetrina, un manifesto, un annuncio su un giornale o qualsiasi forma di display, un sito web non ha il problema di “attirare l’attenzione” in competizione con altri. Quando una persona arriva su un sito lo fa intenzionalmente e vede solo quello. È bene che un sito abbia anche un aspetto gradevole e attraente – ma la grafica e l’estetica non hanno il compito di “attrarre l’attenzione”. Devono essere funzionali e favorire un rapido e agevole accesso ai contenuti e alle informazioni.


Un ambiente a ricezione variabile.

Negli altri mezzi di comunicazione si ha un controllo diretto su come si vedrà ciò che proponiamo. Questo non è possibile con la tecnologia web, come vedremo più avanti. C’è un contrasto fra due modi di affrontare il problema: “accettare” e prevedere la variabilità della ricezione, o cercare di “forzare” una ricezione meno imprecisa. Possono convivere, secondo le esigenze specifiche, le due soluzioni – ma in generale è meglio che prevalga la prima e comunque non è mai possibile un controllo totale e un’assoluta omogeneità.


Un sistema a “contenuto infinito”.

Come già detto la struttura ipertestuale (a differenza di qualsiasi altro veicolo di comunicazione) permette una quantità “potenzialmente infinita” di informazione.

La conseguenza è che quando una persona si collega a un sito web (o a qualsiasi sistema di informazione disponibile in rete) si aspetta di trovare tutto ciò che cerca e se non lo trova rimane delusa. Questo non accade con un annuncio, con un film e neppure con un libro: contenitori “finiti” da cui non ci si può aspettare “tutto”. Ma la completezza e ricchezza di informazioni (con un ben articolato sistema di accesso e orientamento) diventa un’esigenza inderogabile nel caso di un sito web.


Un sistema interattivo.

La mitica comunicazione one to one è sostanzialmente impossibile quando non si tratta di piccole e ristrette comunità. Ma nell’internet ci si aspetta una possibilità di dialogo interattivo e quindi è necessario offrirla, in un modo che sia efficace e gradito a chi la chiede ma anche praticamente gestibile senza eccessive difficoltà (vedi il capitolo 10).



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Questo è il capitolo 23 (di 32)
del libro Le imprese e l’internet
di Giancarlo Livraghi e Sofia Postai
L’indice si trova su
http://gandalf.it/upa/
 


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