Offline Riflessioni a modem spento


È un momento favorevole
per usare bene
la rete

giugno 2002

also available in English



  Giancarlo Livraghi

gian@gandalf.it
 
Per altre osservazioni vedi
il mercante in rete
e altre rubriche online
e due libri:
  La coltivazione dell’internet  
e L’umanità dell’internet
 
 

 



Non c’è, in assoluto, un momento migliore di un altro per fare ciò che serve. Tutto dipende sempre dalla specifica situazione di un’impresa o di un settore di mercato. Ma ci sono, in questo periodo, circostanze particolarmente favorevoli per un uso intelligente, efficiente e costruttivo dell’internet. Quando molti sono delusi, esitanti o confusi, il terreno è fertile per chi ha idee chiare e intenzioni precise.

Prima di tutto occorre “sgombrare la mente” da impostazioni sbagliate. Se in anni passati era importante guardarsi da esagerazioni millenaristiche, oggi occorre togliere di mezzo il ritornello di una “crisi” che non esiste e uscire dall’inutile e pretestuosa palude dei piagnistei. La rete continua a crescere – anche in Italia.

Vedi La crisi che non c’è e L’arte perversa del piagnisteo. Per quanto riguarda la crescita dell’internet, vedi la sezione dati.

In rete, come in qualsiasi altro campo, le cose ben fatte funzionano. Se i risultati non ci sono occorre cambiare metodo e strategia. Con il vantaggio che nelle attività online è più facile essere flessibili, controllare continuamente lungo il percorso, correggere e migliorare. Il concetto è semplice. La sua applicazione pratica non è difficile, ma richiede attenzione e pazienza.

Naturalmente non è possibile, nel breve spazio di un articolo, definire concretamente le linee di un progetto. Anche in un libro di 300 pagine non si può fare di più che ragionare sui metodi – perché ogni caso pratico può essere bene impostato solo nella sua specificità. Ma forse è opportuno ribadire i criteri generali. Non credo nei “breviari” o nei “decaloghi” – ma si dà il caso che alcuni dei concetti più rilevanti si possano riassumere in dieci punti.

  1. Con l’eccezione delle (poche) imprese che operano solo online, la rete non è uno strumento "esclusivo" o separato. Ci sono molti modi di usarla e funzionano tanto meglio quanto più sono sinergici e coerenti fra loro e con tutte le altre attività dell’impresa.

  2. Le tattiche, da sole, sono “fuochi di paglia” che presto si riducono in cenere. In rete, come in ogni altra attività, gli “acceleratori” tattici possono servire se e quando sono coerenti con strategie solide e durature.

  3. Non ci sono soluzioni “universali” né formule standard. Ogni caso specifico ha una sua logica e una sua diversa identità.

  4. Non c’è fretta. In rete, più ancora che in altre situazioni, le soluzioni vincenti sono basate su strategie di medio-lungo periodo e su uno sviluppo graduale.
     
    (Vedi Elogio della lentezza e La fretta non è velocità).

  5. L’imitazione è la madre degli errori. È utile imparare dalle esperienze altrui, ma il maggior punto di forza è la diversità. Occorre concentrarsi su ciò che l’impresa sa, e sa fare, meglio degli altri. Il vantaggio competitivo sta nell’essere “unici e inimitabili”.

  6. Le soluzioni efficaci non partono dall’analisi di un solo settore (per esempio le vendite). Quanto più si usano insieme diverse risorse di rete, in diversi ambienti di relazione, tanto più il sistema sarà efficiente – e difficilmente imitabile dalla concorrenza.

  7. Non è ragionevole né funzionale investire prematuramente in tecnologie. La scelta e l’impiego delle risorse tecniche sono conseguenze, non premesse, delle strategie e delle esperienze pratiche.

  8. Un sito web non è il punto di partenza. Non sempre è necessario. Quando è utile, è tanto più efficace quanto più è la conseguenza (non la premessa) di una strategia e di un progetto preciso.

  9. Non riesco a immaginare il caso di un’impresa che non possa usare efficacemente la rete. Ma non è un obbligo, né una moda. Meglio aspettare e pensarci bene che andare online “solo per esserci”.

  10. Soprattutto... occorre un esercizio continuo e paziente del buon senso. La rete non è un mondo a parte. Ciò che ogni buona impresa sa (meglio di altre) in fatto di strategia, organizzazione, relazioni, comunicazione e servizio è il punto di partenza per ogni progetto. Online o non.



A questo proposito vedi anche
Come trovare il tempo giusto

 

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