Offline Riflessioni a modem spento


Dopo sei anni...
nasce l’Audiweb.
E ora?

maggio 2003



  Giancarlo Livraghi

gian@gandalf.it
 
Per altre osservazioni vedi
il mercante in rete
e altre rubriche online
e due libri:
  La coltivazione dell’internet  
e L’umanità dell’internet
 
 

 



Avevo scritto varie volte, nel corso degli anni, a proposito del progetto “Audiweb” – un sistema di verifica il cui obiettivo è fornire dati che siano utili per organizzare la pubblicità sui siti web (secondo il modello dell’Auditel televisivo e di analoghi istituti per la stampa e altri “mezzi”). Una sintesi di quella lunga e travagliata vicenda, che dura da sei anni con una turbolenta successione di crisi e di false partenze, è riassunta in due articoli – uno del maggio 2000 L’audiweb è affondato e uno del luglio 2002 “Audiweb” – dopo cinque anni parte davvero?.

Quella parte della storia si è conclusa nell’aprile 2003, quando finalmente il sistema ha cominciato a funzionare e sono stato diffusi i primi dati. Ci vorranno sicuramente parecchi mesi, probabilmente alcuni anni, per poter valutare l’evoluzione successiva.

Non è una “coincidenza” il fatto che questo accada nel momento peggiore dell’evoluzione (comunque debole e confusa) della pubblicità sui siti web – vedi un articolo del dicembre 2002 Diminuisce la pubblicità (online e non). Ora che cosa succederà? La disponibilità di alcuni dati potrà ridare un po’ di respiro a un settore quasi defunto?

Non mi azzardo a fare profezie. Ma non è improbabile che i venditori di pubblicità, ringalluzziti dal fatto che qualcosa è “certificato”, cerchino di approfittarne. Specialmente le grandi concessionarie che sanno quanto le strutture burocratiche delle grandi imprese siano afflitte dall’ansia del numero (il fatto che esista un dato numerico, indipendentemente dalla sua attendibilità, è confortante – specialmente per chi, in un sistema gerarchico, deve “giustificare” le sue scelte agli occhi del livelli superiori).

Come avevo detto e scritto fin dall’inizio, è molto improbabile che un sistema neonato (e da una gravidanza travagliata) possa offrire “certezze” – quando ci sono (non senza motivo) polemiche e dubbi su sistemi di verifica consolidati da decenni di esperienza.

Un altro, evidente, problema è che questo sistema nasce (inevitabilmente) da una visione “centralizzata” secondo il modello dei mass media tradizionali. Cosa che ha poco o nulla a che fare con gli usi più interessanti e utili della rete. Può verificare solo pochi “grandi siti” e offre una misurazione che è sostanzialmente inutile se non si cade nell’errore di trattare l’internet per ciò che non è. Come ho imparato e verificato in una decina d’anni di studio e osservazione – e ho spiegato nei miei libri, oltre che in così tante altre occasioni (relazioni, articoli eccetera) che sarebbe ingombrante elencarle.

Anche se spero che sia inutile ripeterlo, forse è necessario ricordare che il concetto di audience (e la relativa misurazione) è irrilevante in un sistema interattivo che ha in sé la capacità di dare verifiche più dirette e specifiche, perciò molto più significative.

Ma, nonostante tutto, ben venga l’Audiweb. Perché un sistema unico e “accettato come riferimento”, per quanto imperfetto possa essere, è meglio di molteplici proposte diverse in conflitto fra loro. E perché quando le imprese avranno soddisfatto la loro “ansia numerica”, e i dati saranno andati a dormire negli archivi i cui si ammucchiano documentazioni “inutili ma inevitabili”... forse si potrà ragionare più seriamente su esperienze pratiche, fatti verificabili, quindi finalmente distinguere fra investimenti inutili, o troppo banali per poter essere rilevanti, e la possibilità di ottenere risultati concreti.


Sarebbe lungo e complesso approfondire gli aspetti tecnici, nonché i dubbi e le riserve che è legittimo, se non necessario, avere su ogni operazione di questa specie. Ma, in breve sintesi, questi sono i fatti essenziali.

Dopo svariate soluzioni ipotizzate nelle varie fasi e molteplici “false partenze”, a questo punto la “nascita dell’Audiweb” non porta alcuna novità rispetto ai sistemi esistenti. In sostanza si limita a “riconoscere come Audiweb” alcune risorse già disponibili da tempo. Nielsen Net Ratings per la verifica di audience, Red Sheriff e Abc. per i .“contatori” di pageview.

Pare che ci sia l’intenzione di passare, nel tempo, da un semplice “ricnoscimento” a qualche forma di “certificazione”, che potrebbe implicare aggiunte o modifiche alle metodologie esistenti. Ma sembra improbabile che questi “eventuali sviluppi” si traducano in pratica prima del 2004.


 

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